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Diplomazia economica

L’Ambasciata monitora l’andamento dell’economia cilena e coordina le attività di promozione economica dell’Italia in Cile, con l’obiettivo di favorire la crescita dell’interscambio commerciale fra i due Paesi, dei flussi di investimenti e della cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale.

La strategia di promozione è attuata in collaborazione con l’Agenzia ICE di Santiago, la Camera di Commercio italiana in Cile e in costante coordinamento con i principali rappresentanti dell’imprenditoria italiana in Cile.

I sistemi economici dell’Italia e del Cile sono complementari: il Cile esporta materie prime, tra cui alcune strategiche per l’economia italiana (rame e cellulosa); l’Italia esporta macchinari ad alto valore aggiunto, necessari per i processi produttivi cileni. Dopo la contrazione dovuta alla pandemia da Covid-19, l’interscambio è tornato a crescere a partire dal 2021, superando i livelli pre-pandemia e superando i 2 miliardi di euro nel 2023 (+ 7,3% su base annua), con un significativo saldo a favore dell’Italia (fonte: Osservatorio Economico MAECI).

La stabilità macroeconomica, i buoni fondamentali dell’economia, il clima favorevole all’imprenditoria sono i principali elementi che fanno del Cile uno dei Paesi maggiormente attrattivi, non solo nel contesto latinoamericano, per le imprese straniere. L’entrata a pieno titolo nell’OCSE nel 2010 ratifica gli straordinari sforzi compiuti dal Paese negli ultimi 25 anni.

Una presenza imprenditoriale consolidata e diversificata

La presenza imprenditoriale italiana è ben consolidata in particolare nei settori dell’energia, delle costruzioni, dei servizi e dell’agroalimentare, e conta importanti presenze anche nel settore finanziario e assicurativo.

L’Italia sta inoltre diversificando la propria presenza economico-commerciale attraverso investimenti e collaborazioni significative per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi ambientali del Cile in tema di decarbonizzazione. Esempi concreti riguardano la promozione dell’elettro-mobilità, la trasformazione della matrice energetica del Cile, lo sviluppo dell’idrogeno verde, tutti ambiti in cui fondamentale è il ruolo di imprese italiane.

Un altro settore ricco di opportunità di cooperazione riguarda l’economia circolare, ove è in atto un dialogo fra soggetti italiani e società civile e istituzioni cilene.

L’Accordo di associazione UE-Cile

Un ulteriore impatto positivo anche sulle relazioni economico-commerciali bilaterali è dato dal nuovo Accordo di Associazione tra l’UE e il Cile, concluso nel dicembre 2023 (Acuerdo Marco Avanzado/AMA). Esso innova il precedente accordo in vigore dal 2005, aggiornandolo, approfondendo e allargando i nuovi ambiti di cooperazione (con innovazioni in particolare nel settore doganale, ambiente, concorrenza, trasparenza, investimenti, denominazioni di origine e semplificazione delle procedure commerciali).

Dal 1 febbraio 2025 si applica l’Accordo commerciale interinale, pilastro economico dell’AMA, e dal 1 giugno 2025 è stata avviata la applicazione provvisoria dell’AMA: ciò permette di attuarne la disciplina in materia politica e di cooperazione (con l’esclusione di minimi capitoli),  in attesa del completamento delle procedure di ratifica da parte di tutti gli Stati membri dell’Unione europea che ne permetterà la piena entrata in vigore. L’AMA è stato ratificato dal Cile nel novembre 2024.