Dal 17 al 23 novembre si è svolta in Cile la X Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, rassegna promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano per valorizzare e condividere la tradizione gastronomica come patrimonio identitario, culturale e sociale dell’Italia. Con una partecipazione in costante crescita e il contributo di istituzioni, ricercatori, imprese e comunità, l’evento ha confermato la forza della cucina come linguaggio universale, capace di unire persone e territori attraverso cultura, conoscenza e convivialità.
Il mercato cileno apprezza sempre di più la qualità italiana. Nel primo semestre del 2025, le importazioni complessive del settore sono aumentate del 14,2%. Inoltre, nel 2024, il caffè italiano ha raggiunto i 13,8 milioni di dollari in importazioni, con un incremento di oltre il 35% rispetto all’anno precedente. Tutto ciò conferma la forza e la potenzialità delle relazioni economiche bilaterali.
“L’edizione di quest’anno, dedicata al tema salute, cultura e innovazione, ha presentato la cucina italiana non solo come arte del gusto, ma come modello alimentare sostenibile, scientificamente fondato e profondamente legato alla storia, ai territori e alla vita quotidiana italiana” ha dichiarato l’Ambasciatrice d’Italia in Cile, Valeria Biagiotti, aggiungendo che proprio questi tre concetti hanno costituito le fondamenta delle celebrazioni, articolate su una programmazione ricca e diversificata.
Tra i momenti più significativi: la Cena del risotto italiano del 17 novembre; i laboratori di pasta fresca — anche rivolti a giovani in situazione di vulnerabilità o con necessità speciali — e l’incontro culturale “La cocina de la memoria y la identidad”, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura nel centenario di Andrea Camilleri, in collaborazione con FILSA – Feria Internacional del Libro de Santiago e con il TAOBUK Festival Internazionale del Libro di Taormina.
Un ruolo centrale è stato svolto dal seminario scientifico “La dieta mediterránea y la cocina italiana: desde la ciencia a la mesa chilena”, realizzato insieme alla Pontificia Universidad Católica de Chile (PUC), che ha riunito accademici, ricercatori, medici e professionisti per approfondire i benefici della Dieta Mediterranea e il suo dialogo con la cultura e cucina italiana. In questa occasione è stato rinnovato il memorandum di collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia e l’Università, fatto che conferma la solidità della cooperazione accademica e culturale tra le due istituzioni.
Non è mancato un evento conviviale presso la Residenza dell’Ambasciatrice Biagiotti, alla presenza della ministra cilena della salute, Ximena Aguilera, e di personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, del giornalismo, dell’economia e dell’accademia. Per l’occasione lo chef Stefano Ligori ha realizzato piatti della tradizione italiana e gli ospiti sono stati guidati nella preparazione del proprio tiramisù, coronamento della degustazione.
Il momento conclusivo e più atteso della Settimana è stato il grande evento all’aperto del fine settimana, svoltosi sabato 22 e domenica 23 novembre nel Barrio Italia, giunto ormai alla sua terza edizione. Avenida Italia ha ospitato spettacoli culinari, degustazioni, laboratori di pasta fresca, musica dal vivo, danza tradizionale, spettacoli teatrali e attività per famiglie. Uno spazio divulgativo è stato inoltre dedicato alla sostenibilità alimentare, con la partecipazione di Valentina Lincaqueo, giovane attivista del programma I ACT, iniziativa di IRENA e del Ministero degli Affari Esteri italiano volta a rafforzare le competenze dei giovani leader sui temi di clima, sostenibilità e transizione energetica.
Il programma è stato realizzato con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura, dell’Agenzia ICE–Italian Trade Agency, delle Municipalità di Providencia e Ñuñoa, della Pontificia Universidad Católica de Chile, dell’Università Finis Terrae, del Liceo Bicentenario Francisco Frías, del Centro de Capacitación Laboral D-84, dell’Academia Italiana della Cocina e della Galleria d’arte Espacio A.