· L’Italia ha annunciato il lancio della candidatura di Roma per ospitare l’Esposizione Universale del 2030 sul tema delle città sostenibili e inclusive:
“Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”.
· Le esposizioni universali si tengono ogni 5 anni. Durano fino a 6 mesi. In questo tipo di esposizione, le nazioni partecipano con i propri padiglioni.
· La scelta della città ospitante dell’Expo 2030 avverrà nell’ottobre 2023 a Parigi. I concorrenti dell’Italia sono la Corea del Sud (con la città di Busan) e l’Arabia Saudita (con Riyadh). Il governo cileno avrà diritto di voto. Speriamo che il Cile sostenga la candidatura dell’Italia.
· Il tema proposto da Roma (città sostenibili e inclusive) è estremamente attuale. Entro il 2050, le metropoli ospiteranno due terzi della popolazione mondiale e il rapporto tra persone e territori sta diventando una delle maggiori sfide del nostro tempo.
· Roma si presenta come lo scenario ideale per far riflettere il mondo su come individuare il modello di convivenza urbana del futuro: ha saputo rigenerarsi nei secoli, modernizzandosi senza perdere il suo fascino e la sua diversità.
· Grazie alla sua posizione geografica e alla sua popolarità a livello mondiale, Roma garantisce ai Paesi partecipanti un’elevata affluenza e visibilità.
· L’Italia sta già offrendo al Cile un percorso di collaborazione tra i due Paesi per realizzare progetti di sostenibilità e inclusione senza aspettare il 2030.
· L’Expo dovrebbe sorgere nel quartiere di Tor Vergata, che ospita una delle tre principali università pubbliche della capitale italiana.
· Per progettare il masterplan dell’Expo è stato scelto Carlo Ratti, professore al MIT di Boston e leader nell’esplorazione delle relazioni tra architettura, tecnologia, innovazione e sostenibilità. Ha modellato un “Giardino transculturale dove tutte le culture fioriscono insieme”, sostenibile, reversibile e circolare.
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